Il canone del NT attribuisce a Giovanni, autore del quarto vangelo, anche tre lettere e l’Apocalisse.
L’incipit di questa prima lettera in verità richiama, in modo assai schematico, il prologo del suo Vangelo, ma molti dubbi sono stati avanzati dagli studiosi odierni sulla paternità della Lettera. Essi ritengono che sia stata scritta da un grande conoscitore del quarto Vangelo, ma non da Giovanni, figlio di Zebedèo. Si ritiene inoltre che la lettera sia stata scritta a Efeso alla fine del primo secolo.
Più che una lettera è un trattato teologico vivissimo, destinato a più comunità, di origine e orientamento giudaico, le quali stavano abbandonando il cammino verso la luce, iniziato da Cristo Gesù nei suoi insegnamenti.
Dio è luce e in lui non ci sono tenebre si legge in 1.5. Se la breve locuzione ha reso celeberrima la lettera, altro messaggio preminente è l’Amore, attraverso l’incarnazione di Cristo Gesù, la sua morte in croce e la risurrezione. Rilievo interessante inoltre il Paraclito nell’accezione di difensore davanti a Dio,  non è lo Spirito Santo ma Gesù, Il tutto per la salvezza dell’uomo.
Il percorso teologico dunque, partendo dalla luce, si accentra sulla Fede e l’amore, che non è eros ma agape, cioè dedizione completa a Dio e al proprio fratello.